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NAPOLI, il parco giochi non rende onore alla memoria del piccolo Francesco

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NAPOLI – Tragicamente scomparso alla tenera età di 14 anni nel quartiere Ponticelli, alla periferia est di Napoli, Francesco Paolillo merita di essere ricordato fino in fondo come un eroe. Infatti, nel 2005 il piccolo napoletano ha perso la vita cadendo dall’impalcatura di un edificio in costruzione, circondato da un cantiere a cielo aperto e completamente abbandonato, nel tentativo di soccorrere un amichetto in difficoltà. Le periferie, non offrendo alcuna valida alternativa ai più giovani in termini di spazi verdi e ricreativi, sono soltanto luoghi trascurati da chi governa la città e latitano davvero quelle iniziative dedicate ai cittadini che sono costretti a convivere nel degrado e nel disagio più totali.

In memoria e in nome del piccolo Francesco, il Comune di Napoli ha inaugurato un parco giochi concepito come spazio verde messo a disposizione delle famiglie e dei giovanissimi residenti nel quartiere, ma con il tempo la desolazione ha preso il sopravvento. Allo stato attuale, del parco originario permane soltanto l’ossatura, lo scheletro, con gran parte della struttura che cade a pezzi circondata da materiale di risulta, erba secca e fossati. Nei primi tempi ad occuparsi spontaneamente della manutenzione del “polmone verde” era la famiglia Paolillo animata dal desiderio di tenere viva la memoria del compianto congiunto, ma i vertici comunali non si sono mai concretamente interessati alle sorti del parco adducendo come motivazione la mancanza di fondi.

A denunciare tale situazione di abbandono e degrado in cui vige il parco è il fratello di Francesco, Alessandro Paolillo, che ai nostri microfoni dichiara: “Sono ben tre anni che non si trova una soluzione al caso, la struttura non è più efficiente come una volta con le giostrine e il campetto da calcio completamente danneggiati, per questo motivo chiedo che lo spazio torni ben presto a disposizione e fruizione di tutti i miei concittadini che hanno voglia di ricordare mio fratello nel migliore dei modi, ovvero divertendosi e sorridendo alla vita, l’atteggiamento giusto per sollecitare l’aiuto delle istituzioni affinché il nostro quartiere possa brillare di luce propria”. 

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Caso corruzione, Spinelli dichiara: “Toti mi pressava soprattutto sotto elezioni”

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Entra nel vivo la vicenda relativa al caso corruzione che vede coinvolto il governatore della Regione Liguria Giovanni Toti, con l’imprenditore ed ex presidente del Livorno Aldo Spinelli, che ci ha tenuto a chiarire la propria posizione. Ecco le sue dichiarazioni:

“Toti mi pressava, mi telefonava in continuazione soprattutto quando si avvicinavano le elezioni, chiedeva aiuto ma si prendeva impegni che sapeva di non poter mantenere”.

Poi, sempre durante l’interrogatorio di garanzia con il Gip Faggioni, l’imprenditore ha aggiunto:

“Ogni volta che c’era un’elezione tutti mi cercavano per chiedermi soldi. Anche Toti lo ha fatto puntualmente. Vorrei precisare che, se controllate quasi tutte le telefonate da lui a me, non viceversa. Diciamo che era molto presente e non mancava di contattarmi”.

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Milano, esonda il fiume Lambro: la situazione

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La pioggia incessante abbattutasi ieri sera su Milano ha causato l’esondazione del fiume Lambro, in seguito alla quale si sono verificati allagamenti e l’interruzione di alcune linee di bus e tram.

Sul posto sono giunti i Vigili del Fuoco, che hanno effettuato una ventina di interventi riuscendo a regolare il traffico completamente in tilt. In particolare, nel quartiere lambito del Lambro strade e piazze sono allagate e sono stati evacuati diversi edifici.

Inoltre i sommozzatori dei Vigili del Fuoco hanno recuperato una signora disabile con il gommone, visto che la sua casa è stata inondata.

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Mattarella manda un messaggio al presidente israeliano Herzog: “L’Italia è impegnata per il diritto di esistere di Israele”

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In occasione della ricorrenza dello Yom haAtzmaut, festa dell’indipendenza dello Stato d’Israele, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato un messaggio al presidente Isaac Herzog che lo aveva invitato alla cerimonia.

Ecco le parole del Capo dello Stato italiano:

“In questo giorno di giustificato orgoglio del popolo israeliano, assistiamo con grandissima preoccupazione ai drammatici sviluppi nella regione, sempre più segnata da violenza e tensioni. In tale contesto, desidero ribadire l’impegno dell’Italia affinché Israele possa esercitare in pace e sicurezza il proprio diritto inalienabile a esistere”.

In particolare, nel suo messaggio Mattarella ha rinnovato “la ferma condanna per l’atroce attacco terroristico del 7 ottobre 2023 e le espressioni del cordoglio della Repubblica Italiana e mio personale. Resta viva negli italiani tutti la speranza che gli ostaggi ancora nelle mani dei terroristi di Hamas possano essere quanto prima restituiti alla libertà e all’affetto dei propri cari”. 

Poi, aggiunge: “È altresì indispensabile giungere ad un’immediata cessazione delle ostilità nella Striscia di Gaza. Auspichiamo che quanto prima il ciclo della violenza possa essere interrotto, che si riducano le tensioni – anche al livello regionale – e che si apra la strada ad un dialogo che porti ad una soluzione a due Stati, giusta, necessaria, sostenibile, in linea con il diritto internazionale. Una soluzione che è nell’interesse di tutti e per la quale tutti dobbiamo impegnarci”.

Infine rivolgendosi a Herzog, ha così concluso:

“I nostri Paesi sono uniti da un legame profondo, fondato su valori comuni e cresciuto nel tempo grazie ad un’ampia e diversificata collaborazione che ha promosso il benessere dei nostri popoli e una sempre più profonda conoscenza reciproca. È questo un patrimonio comune cui l’Italia annette la massima importanza, meritevole di essere preservato e consolidato. Confidando che la ricorrenza odierna possa offrire spunti di riflessione e di rinnovata dedizione alla pace, formulo all’amico popolo
israeliano le più cordiali felicitazioni e a Lei, signor Presidente, vivissimi auguri di ogni benessere”.

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